Letture 2016 | |
Il divenire della bildung in Nietzsche e in in Spinoza |
Il tema della formazione dell’uomo è stato alquanto negletto sia negli studi su Nietzsche sia in quelli su Spinoza. Nel considerare per lo più estraneo a Nietzsche il problema della Bildung ha certo giocato l’immagine diffusa del “filosofo del martello” impegnato più a distruggere che a costruire — dunque a formare. Analogamente, lo stereotipo di Spinoza pensatore dell’immobilità della Sostanza e della necessità delle sue singole espressioni ha condizionato una scarsa considerazione di un suo pensiero della formazione in quanto privo di trasformazione o perfezionamento. La posta in gioco di questo testo è quella di mostrare che, al contrario, la questione della Bildung attraversa l’intera loro opera, costituisce il cuore delle loro filosofie e che, in entrambi, si presenta come una vera e propria sfida alla concezione moderna di paideia. In questa direzione il confronto tra Nietzsche e colui che egli riconobbe come il proprio solitario predecessore, Spinoza, risulta infatti di particolare interesse a partire dalla comune tensione antropopaidetica. Intento di questo percorso, attraverso l’interpellanza di due pensatori eretici a riguardo e poco considerati sotto questo specifico aspetto, è nutrire e arricchire l’attuale concetto di formazione e le sue pratiche.
Cristina Zaltieri è docente di filosofia ai licei, cultrice di filosofia morale all’Università di Bergamo, dirige con R. Fabbrichesi la collana “Il corpo della filosofia” della Negretto editore. Tra le sue pubblicazioni: Il secolo della conoscenza (Milano, 2001), Felicità e bene comune. Etica e politica nel tardo Novecento (Mimesis, Milano, 2004), L'invenzione del corpo (Mantova, 2011). Ha curato l’edizione italiana del testo di E Lourabichvili, Spinoza. Una fisica del pensiero, trad.it. di E Bassani (Mantova, 2012) e ha tradotto e curato l’edizione italiana del testo di E Zourabichvili, Il vocabolario di Deleuze (Mantova, 2012). |